LA COMUNICAZIONE DELLA SEPARAZIONE AI FIGLI

Negli ultimi anni stiamo assistendo all’incremento del numero di separazioni e divorzi. Anche se la separazione coniugale riguarda in prima battuta mamma e papà, essa ha ricadute sull’intero sistema familiare, in particolar modo sui figli.

Presa la difficile decisione di separarsi, i genitori si trovano a dover comunicare ciò che sta avvenendo ai propri figli. Spesso questo momento è molto temuto, anche perché sancisce simbolicamente il momento in cui la scelta viene palesata all’esterno della coppia. Il momento di comunicare ai bambini la decisione presa, inoltre, è sicuramente carico emotivamente e spesso i genitori hanno paura delle possibili reazioni dei bambini e delle domande che possono porre. I genitori sono consapevoli che questa decisione cambierà per sempre la loro vita e quella dei loro bambini, e spesso temono di non essere pronti ad accogliere i sentimenti di rabbia e tristezza dei loro piccoli, che viene a sommarsi al loro grande dolore.

Il momento di comunicare la separazione, dunque, è davvero molto delicato e complesso. Sono molte le domande che i genitori si pongono, a partire da quale è il momento migliore per raccontare ai piccoli ciò che sta succedendo. Ovviamente, non è possibile definire a priori un momento migliore, ma sicuramente, una volta presa la decisione, è importante parlarne. I bimbi sono abili osservatori della realtà e percepiscono che c’è qualcosa che sta cambiando: è bene, dunque, essere sinceri con loro, e spiegare la situazione. Paradossalmente, conoscendo la situazione, seppur drammatica, i bambini hanno modo di affrontarla, mentre se i piccoli provano a darsi delle risposte da soli, il rischio è quello di creare fantasie errate e sviluppare sentimenti di colpa. Nel momento della comunicazione, sarebbe meglio che entrambi i genitori siano presenti: anche se non è facile, perché spesso c’è chi “subisce” maggiormente la separazione all’interno della coppia, è molto importante essere insieme per spiegare la decisione presa e rispondere alle domande dei bambini. Non bisogna entrare troppo nei dettagli, ma limitarsi a dire che mamma e papà non vanno più d’accordo e, dopo averne parlato a lungo, si è presa questa decisione. Occorre calibrare il messaggio all’età e al livello di sviluppo del bambino, ma sempre stando attenti a non far emergere tensioni e conflitti presenti nella coppia.

Ovviamente, di fronte alla comunicazione, i bambini possono rispondere con reazioni forti, come pianti e comportamenti aggressivi; ci sono bambini che si rifiutano di ascoltare e altri che implorano di cambiare idea. Sicuramente non è semplice per i genitori, già provati dal loro dolore e dal senso di colpa, ma quella dei bambini è una reazione legittima. Mamma e papà devono spiegare che è normale provare sentimenti come la rabbia e la tristezza, ed accogliere e accettare queste emozioni. Spesso, in un momento così delicato, anche ai genitori potrebbe venire da piangere: è una reazione normale e comprensibile, che non deve essere necessariamente repressa. Se scappa qualche lacrima anche a mamma e papà, infatti, può essere un modo per dimostrare che questa decisione fa soffrire molto tutta la famiglia, ma che è una scelta meditata a lungo ed è l’unica soluzione possibile. Inoltre, dimostrare ai bambini che anche le emozioni forti possono essere gestite in maniera corretta (e non represse) è un bellissimo insegnamento di vita per i propri figli.

Durante la comunicazione, infine, è molto importante trasmettere ai bambini che, anche se mamma e papà si separano, l’amore che essi provano per loro non cambierà mai. I genitori continueranno a essere e a fare i genitori, anche se separati. Cambieranno tante cose dell’organizzazione e la gestione familiare, ma mamma e papà ci saranno sempre.

Dott.ssa Annabell Sarpato

Per affrontare e gestire momenti come quelli descritti nel precedente articolo il Centro Eric Berne annovera tra i propri collaboratori psicologi e mediatori famigliari in grado di aiutare la coppia nel difficile passaggio esistenziale.

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