Gestire i capricci dei bambini: come fare?

 

Le regole sono centrali nell’educazione dei bambini. Non ne occorrono tante: le ricerche evidenziano come  un’educazione basata su poche, semplici e chiare regole condivise sono il contesto migliore in cui crescere i piccoli. Sul piano teorico, dunque, nulla da dire. Nella realtà, però, non è così semplice. Chi ha a che fare con i piccoli sa cosa significa, nella maggior parte dei casi, far rispettare le regole. Come è naturale che sia, però, il compito del bambino è anche quello di cercare di contrastare le norme che gli vengono date, definendo, così, la propria identità e il proprio posto nel mondo. Uno dei modi che i bambini hanno per cercare di mettere in discussione le regole è protestare e mostrare malumore. Insomma, i cosiddetti capricci. Non è facile mostrarsi fermi e coerenti di fronte alle proteste dei bambini. E’ importante, però, capire come gestire i capricci dei bambini, in modo da mantenere una coerenza educativa.

I piccoli, infatti, possono protestare in molti modi. Alcuni possono mettere il broncio, altri mettersi a piangere. Ci sono bimbi che possono buttarsi per terra, scappare o picchiare. Altri ancora, invece, possono richiedere le cose fino allo sfinimento. Insomma, tanti modi diversi, anche molto distanti tra di loro. Ma come gestire questi comportamenti in maniera efficace?

 

GESTIRE I CAPRICCI DEI BAMBINI: L’IMPORTANZA DI UNO STILE EDUCATIVO AUTOREVOLE

Gestire i capricci dei bambini non è semplice. Soprattutto oggi, dove il ruolo genitoriale sembra assumere sfumature diverse, capire come gestire i capricci dei bambini diventa una grande sfida. Se, fino all’inizio del secolo scorso, il ruolo genitoriale veniva inteso come autorità, nella società odierna questo ruolo è sempre meno definito, ma pensato e costruito. Le ricerche evidenziano che lo stile educativo migliore  da adottare sia quello autorevole, caratterizzato da un’equilibrio tra calore e disciplina. I genitori supportano e guidano i figli, favorendo l’autonomia personale. Sono presenti il confronto e il dialogo, in un contesto di coinvolgimento affettivo. Allo stesso tempo, sono presenti regole, che devono essere poche, chiare e definite e, elemento non trascurabile, devono essere rispettate. Ciò è fondamentale per i bambini,  che trovano così un ambiente sicuro dove muoversi e che permette loro di crescere sviluppando sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità.

 

GESTIRE I CAPRICCI DEI BAMBINI: QUALCHE CONSIGLIO PRATICO

 

TONO FERMO E SICURO, SENZA URLARE

Il primo passo per gestire i capricci dei bambini è mostrarsi sereni, ma decisi. Spesso la tendenza è quella di urlare, per imporre la propria autorità. Molte volte, infatti, non è semplice riuscire a mantenere la calma. Questo, però, è molto importante, perché rimanda un messaggio su come sia possibile non farsi sopraffare dalle proprie emozioni, senza perdere il controllo.

 

– NON CEDERE

Sembra scontato, ma non cedere di fronte ai capricci è fondamentale. Certamente, è molto complesso, soprattutto in certe situazioni, ma è estremamente importante. Se il bambino riesce ad ottenere qualcosa con un capriccio, giudicherà funzionale il suo comportamento e tenderà a ripeterlo. Si innesca, così, un circolo vizioso. E’ molto stancante mantenere la regola, ma la coerenza educativa è fondamentale. Cedere ai capricci dei bambini significa aumentare l’escalation delle proteste, di fronte a richieste sempre maggiori.

Mantenere la regole, spesso, però, può far sentire in colpa l’adulto. Può far sentire cattivi o estremamente esagerati. In realtà, se si parte dal presupposto che la regola è stata valutata come importante e da far rispettare, vi è un motivo valido per mantenere l’istruzione. Di contro, invece, se si è in una situazione dove si sa che la regola non potrà essere rispettata, tanto vale dire di sì subito, senza aspettare che il bambino metta in atto comportamenti di protesta.

Gestire i capricci dei bambini

– OSSERVARE IL COMPORTAMENTO

Non tutti i capricci dei bambini insorgono per lo stesso motivo. A volte nascono per un momento di stress del piccolo, per stanchezza o, ad esempio, per fame. I bambini, non dimentichiamolo, sono esseri umani e, come noi, vivono momenti di nervosismo e possono esprimere il proprio stress anche con comportamenti capricciosi. Osservare il comportamento dei bambini permette di rispondere ai capricci in maniera ottimale. Non tutti i capricci, infatti, nascono per lo stesso motivo e rispondono alle stesse funzioni. Avere uno sguardo attento aiuta a capire come mai insorgono questi tipi di comportamenti e come farvi fronte.

 

– COMPRENDERE LE EMOZIONI SOTTOSTANTI

Far rispettare le regole prestabilite e condivise non significa non prestare attenzione alle emozioni che provano i bambini. Anche se si mantiene l’istruzione, infatti, è importante riconoscere e comprendere l’emozione che il piccolo sta provando. Durante un capriccio, spesso le emozioni sono forti e contrastanti. I bambini possono provare rabbia, tristezza o frustrazione. E’ molto importante per il piccolo sentire che l’adulto  comprende ciò che sta provando in quel momento. Un atteggiamento empatico diventa, dunque, fondamentale perché aiuta il bambino a dare un nome all’emozione che sta provando, sentendosi accolto e compreso.

 

GESTIRE I CAPRICCI DEI BAMBINI: E SE FOSSERO RICHIESTE DI ATTENZIONE?

I capricci dei bambini possono essere dei tentativi per attirare l’attenzione dell’adulto. A volte ciò è evidente da subito. Altre volte, invece, è più celato ed è visibile solo ad un occhio più attento. Protestando e facendo i capricci, infatti, i piccoli riescono ad ottenere l’attenzione di mamma e papà. Spesso si innesca un circolo vizioso che si autoalimenta. Di fronte ai capricci, i genitori dedicano del tempo ai loro bimbi, anche solo per riprenderli o sgridarli. Ne consegue che il bambino impara che, se agisce con i capricci, ottiene l’attenzione che desidera. Il piccolo continuerà, dunque, a ricercare l’attenzione in questo modo. Queste dinamiche possono essere molto pericolose perché rischiano di distogliere il focus dal vero bisogno del bimbo. Se i capricci persistono senza motivo, può essere utile provare a prestare attenzione a questo aspetto.
Magari non ci si rende conto, ma nella frenesia della quotidianità molto spesso si rischia di dedicare poco tempo autentico ai bambini. Se i capricci sono un tentativo per ottenere l’attenzione, dunque, è importante anticipare la richiesta del bimbo. Questo non significa dedicare qualche cura in più ai bimbi quando fanno i capricci, anzi. Si tratta esattamente del contrario. Se si osserva che la funzione dei capricci è questa, infatti, è importante giocare d’anticipo. Occorre prevenire il comportamento, evitando che pianti e urla diventino lo strumento che il piccolo ha per fare questa richiesta. Anticipare significa prestare attenzione prima che avvengano gli scoppi di rabbia, in modo tale da ridurne la frequenza.
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO
CONTATTACI