Il bullismo è un fenomeno troppo spesso trascurato, ma molto frequente nelle nostre scuole. Il bullismo non ha sempre la stessa forma: le aggressioni possono essere di tipo fisico, oppure psicologico. Avvenire dentro gli spogliatoi di una palestra, all’intervallo, all’uscita da scuola o dentro un gruppo di WhatsApp. Il bullismo ha forme diverse, ma le stesse tragiche conseguenze.
Gli atti di bullismo non sono scherzi, ma vere e proprie violenze (fisiche o psicologiche), rivolte verso altri bambini. Purtroppo c’è chi, ancora oggi, tende a sottovalutare il fenomeno, sostenendo che si tratta di ragazzate e che spesso le cose si risolvono da sole. Invece, la realtà ci spiega che non è così. Senza arrivare ai tragici casi di cronaca tristemente famosi, ci si deve rendere conto di come situazioni di questo tipo creino profondo disagio e sofferenza, che si possono protrarre anche in età adulta.
La cultura occidentale, però, sembra faticare a comprendere la pericolosità di questo fenomeno. Ci sono pensieri molto pericolosi che tendono a identificare il bullismo come elemento evolutivo di crescita.
Ecco I PENSIERI PIU’ PERICOLOSI che circolano intorno al bullismo:
È importante riflettere su questi temi, perché a volte si rischia di peccare di superficialità. Fare cultura su argomenti così importanti è fondamentale, ed è un nostro dovere ed una nostra responsabilità.
COSA SI DEVE FARE?
Di fronte a situazioni di questo tipo, l’intervento migliore è quello sull’intero gruppo classe, in modo da coinvolgere il bullo, le vittime, i sostenitori del bullo e gli spettatori passivi, complici del mantenimento di quest’equilibrio.
Laddove non sia possibile fare un lavoro di rete a scuola, è importante fornire strategie utili alla vittima per affrontare le provocazioni del bambino che fa il bullo. È essenziale offrire uno spazio di ascolto dove il piccolo può esprimere la propria sofferenza, i vissuti di impotenza, la rabbia e la tristezza.
Uno spazio di ascolto deve essere dato anche al bambino che mette in atto comportamenti di bullismo, per aiutarlo a uscire da questa situazione e imparare a esprimere e gestire meglio le sue emozioni.
Poterne parlare, per i bambini, è davvero molto importante, soprattutto per prendere coscienza che dal bullismo si può uscire e tornare, finalmente, a stare meglio.
DOTT.SSA ANNABELL SARPATO